Il RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti) è il sistema digitale introdotto in Italia per monitorare e tracciare i rifiuti lungo tutta la filiera, dalla produzione allo smaltimento. È stato istituito con il D.Lgs. 116/2020 in attuazione delle direttive europee sull’economia circolare e sostituisce il SISTRI, semplificando le procedure di gestione dei rifiuti.
L’introduzione di questo nuovo strumento ha permesso di:
1. tracciare i rifiuti in modo digitale, migliorando la trasparenza e riducendo il rischio di smaltimenti illegali.
2. Semplificare gli adempimenti per le aziende, con un sistema più flessibile rispetto al precedente.
3. Centralizzare le informazioni sui rifiuti, grazie alla gestione affidata all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
Produttori di rifiuti pericolosi; imprese ed enti che producono rifiuti non pericolosi in determinate quantità; trasportatori, intermediari e gestori di impianti di trattamento rifiuti; recuperatori e smaltitori finali di rifiuti. Sono queste le categorie di soggetti che devono obbligatoriamente iscriversi al RENTRI.
Gli elementi fondamentali previsti dal RENTRI sono:
1. un registro cronologico digitale dove le aziende annotano produzione, trasporto e gestione dei rifiuti.
2. Formulari di identificazione digitali per il trasporto dei rifiuti.
3. Un modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) integrato nel sistema.
Sul sito ufficiale del RENTRI è possibile non solo accedere al registro della propria azienda, ma anche estrapolare informazioni riguardanti tutti gli aspetti burocratici, leggere notizie su ogni aspetto del tema, accedere a formazioni in materia.
L’entrata in vigore del registro, a partire da febbraio 2025 sarà graduale, con scadenze progressive per le diverse categorie di soggetti obbligati.
Noi di Metal Trading abbiamo pensato di creare un video ad hoc per raccontare in modo semplice ma efficace questo nuovo strumento.